Le 16 immagini che hanno “scatenato” le “creature” protagoniste di “Dietwald e gli altri”:
Copertina
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La chiesa era là,nel punto più alto, al culmine estremo di queste giornate…
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… perché – ora appariva chiaro – quella persona era di pietra…
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… sembrava l’icona della rapacità, sembrava pronta a strapparti il cuore… e la mente…
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… macabre riproduzioni di atti di guerra e di violenza, sesso e morte, in un ossessivo susseguirsi su ogni lato del salone…
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… quei buchi non sono normali buchi: sono neri, sono profondi, sono come gli occhi di una donna fiera del sud…
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… quella linea era ammantata di numerose leggende metropolitane che la volevano infida, ritardataria, mal frequentata…
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… “Si sente bene?” riprese Vecchia “Vanno bene gli spaghetti?”…
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… gli uccelli si sono organizzati, i loro comandanti hanno formato battaglioni, squadre,cellule di attacco…
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… è proprio il loro volo a coinvolgermi, emozionarmi, stordirmi…
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… una vecchia palafitta abbandonata che si era fatto vendere – guardacaso – dal padre di Ugo…
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… c’era una piccola serra piena di piante che il ragazzo non aveva mai incontrato…
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… La macchina emetteva a tratti un potente raggio di luce, sottile come una lama…
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… Presi la felpa e la fotocamera. E via!…
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… un sole altrettanto innaturale, che contrastava con le enormi nuvole scure provenienti dall’orizzonte…
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… feci scorrere a fatica il chiavistello rugginoso…
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